giovedì 31 dicembre 2009

Caorle: Festa dell'Alba 2010

Eccovi il programma della Festa dell'Alba, una delle manifestazioni più giovani e caratteristiche della Città di Caorle, nata solo una decina d'anni fa per festeggiare l'arrivo del nuovo anno.

Aspettando il 2010 dalle ore 23.00 alle ore 02.30 nelle Piazze ed in diversi locali: concertini musicali e intrattenimenti vari.

Dalle ore 23.00 alle ore 01.30 in Piazza Vescovado: Caramel Orkestra (Liscio e Revival),

dalle ore 01.30 alle ore 02.15 animazione con DJ e vocalist,

dalle ore 02.15 alle ore 04.00 Radio XL (extra live music anni '70 - '80),

dalle ore 04.00 alle ore 06.00 Cindy's project (rock anni '80 - '90),

ore 06.00: Spettacolo pirotecnico dell'Alba 2010.

Dalle ore 16.30 alle ore 18.30, sempre sul palco in Piazza Vescovado, Festa del primo tramonto con Concerto dei Filoreggae, la band della nota cantante Elisa.

BUONA FINE, BUON INIZIO, MA SOPRATTUTTO BUON DIVERTIMENTO!

mercoledì 30 dicembre 2009

"passare la notte in bianco"


Sapete cosa si intende con l’espressione “passare una notte in bianco”?

Non riuscire a chiudere occhio...


Questo perché nel Medioevo chi doveva essere nominato cavaliere passava, vestito di bianco, una notte insonne.

martedì 29 dicembre 2009

Fratello Bancomat

Afflitti dalla crisi economica, come siamo, ci vorrebbe proprio un “Fratello Bancomat” come quello di Stefano Benni: un Bancomat umano, che fa da consulente psicologico e da giustiziere allo stesso tempo.
Il protagonista del brano tratto da “L’Ultima lacrima” (Feltrinelli, Milano 1994) è davvero uno sportello Bancomat, su cui si imbatte il Signor Piero, appena abbandonato dalla moglie Laura (che gli ha preferito il dottor Vanini, diventato ricco a furia di speculazioni).
Conoscendo la storia, ricostruita attraverso i movimenti bancari, quando Piero chiede al Bancomat 400.000 delle vecchie lire, per arrivare alla fine del mese, quest’ultimo ordina:
Bancomat: “…componga in fretta questa numero 99362"
Signor Piero: “Ma, non è il mio.”
Bancomat: “Infatti, è quello di Vanini.”
Signor Piero: “Ma io non so se…”
Bancomat: “Componga! Non posso tenere un collegamento irregolare così a lungo. Operazione in corso. Attendere prego.”
Signor Piero: "Attendo, ma…"
Bancomat: "Operazione momentaneamente non disponibile"
Signor Piero: "Ritiro subito la tessera"
Bancomat: "Fermo signor Piero. Era un messaggio falso per ingannare il computer centrale. Apra la borsa."
Signor Piero: "Perché?"
Bancomat: "Apra la borsa e stia zitto. Ora le sparo fuori sedici milioni in contanti."

....e così fece...giustizia!

lunedì 28 dicembre 2009

Innocenti

Oggi è il giorno della strage degli Innocenti.
I bambini di Betlemme uccisi da Erode il Grande furono dichiarati martiri, perché, anche se inconsapevolmente, erano morti per Gesù Cristo.
La fonte per la strage degli Innocenti è il Vangelo di Matteo (2,16): l’evangelista racconta che il re Erode, aveva saputo dai Magi venuti dall’Oriente che era nato il re dei Giudei, di cui avevano visto sorgere la stella ; dopo essersi consultato con gli scribi, mandò i Magi a Betlemme, ma chiese loro di tornare per dirgli dove si trovava: diceva di volerlo andare ad adorare, ma tramava in realtà di eliminare il suo rivale.
n angelo apparve ai Magi e disse loro di non tornare a Gerusalemme. Erode allora, compreso l’inganno, si infuriò e, per paura di perdere il potere, ordinò il massacro di tutti i bambini di età inferiore ai due anni a Betlemme e nel territorio circostante, per essere certo di eliminare Gesù.
Il numero dei bambini uccisi poteva essere di qualche decina, ma l’iconografia della Strage degli innocenti, più che sul numero, ha puntato sull’atroce violenza e la disperazione delle madri.
Nei paesi ispanici, il corrispettivo del nostro 1° aprile si festeggia proprio il 28 dicembre e prende il nome di “El dia de los Innocentes”, in memoria della strage degli innocenti compiuta da Erode.
Lo spirito ilare degli ispanici li induce a sdrammatizzare le tragedie con il riso.
E’ usanza che in questo giorno tutto ciò che si concede in prestito non tornerà più al legittimo proprietario; lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a farsi prestare qualsiasi cosa. Se l’amico sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo, l’autore della burla gli recapita a casa dei dolci o un piccolo giocattolo in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode.
Comunque va bene qualsiasi tipo di scherzo… anche appendere sulla schiena, non il nostro pesce, ma un piccolo omino di carta!

mercoledì 23 dicembre 2009

Torrone fatto in casa

Uno dei dolci tipici della tradizione natalizia italiana è il torrone.

Eccovi la ricetta per prepararne uno con le vostre mani!

Ingredienti per 4 persone
·
zucchero 300 g
· miele 175 g
· acqua 1/4 di litro
· uovo 3 albumi
· pistacchi 10 g
· mandorle 100 g
· nocciole 100 g
· scorze d’arancio candito 1g
· fogli di ostia (reperibile nei più riforniti supermercati)

Procedimento
1.Tostare la frutta secca in forno a 130°C per 30 minuti, toglierla e lasciarla raffreddare. Porre in un tegame gli albumi, montarli a neve consistente servendosi della cottura a bagnomaria (permette di far sviluppare la massa rapidamente senza che si attacchi al tegame). Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
2.In un’altra casseruola versare lo zucchero, il miele e l’acqua e con l'aiuto di un termometro cuocere la miscela a 125°C. Colarla poco per volta negli albumi precedentemente montati mescolando continuamente il composto che si gonfierà diventando bianco e spumoso. Lasciarlo intiepidire e amalgamare la frutta secca e le scorze d'arancia.
3.Rivestire la tortiera con l'ostia, colare l'impasto ottenuto e servendosi di un cucchiaio livellare il tutto. Ricoprire la superficie con un altro strato di ostia. Appoggiare sopra un tagliere con un peso in modo da appiattirlo.
4.Una volta freddo toglierlo dallo stampo e tagliarlo in listarelle, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in una scatola di metallo conservandolo in un posto asciutto.

martedì 22 dicembre 2009

Filastrocca di Natale


Filastrocca di Natale,

la neve è bianca come il sale,

la neve è fredda, la notte è nera

ma per i bimbi è primavera:

soltanto per loro, ai piedi del letto

è fiorito un alberetto.


da "Filastrocche in cielo e in terra"

di Gianni Rodari

lunedì 21 dicembre 2009

Il Bambinello portato dal mare

Ogni Vigilia di Natale (dagli anni '70), verso le 23.30, il gruppo Sommozzatori di Caorle si tuffa in mare, per un'insolita processione.

I soci del Gruppo raggiungono a bordo di due barche, messe a disposizione dalla flotta di pescherecci di Caorle, la zona di litorale antistante il Duomo.

Viene poi calata una statua del Bambinello, che verrà portata a terra, a nuoto, con fiaccole alla mano.

Raggiunta la riva, i Sommozzatori formano un corteo, con tutta la popolazione presente, raggiungono il Duomo e consegnano la statua del Gesù Bambino al Monsignore di Caorle, poco prima della messa di Mezzanotte.

La statua viene poi deposta nel presepe allestito all' interno del Duomo stesso, tra gli applausi di ringraziamento dei fedeli.

E' uno spettacolo imperdibile!

venerdì 18 dicembre 2009

Per gli amanti del pesce...

Dovete assolutamente sapere che il pesce di Caorle è buonissimo... e tra un po' lo saprà persino il Papa!
La cucina della città veneta infatti arriverà sulla tavola dello Stato Pontificio con un dono speciale: il pesce di Caorle.

Quest'ultimo verrà servito al Convegno Internazionale “Il Pane Quotidiano per tutti” che si terrà il 19 dicembre nella Città del Vaticano presso l'Accademia Pontificia della Scienza.

Una scelta di buon gusto per un pubblico di prim’ordine: premi Nobel, ministri, parlamentari, cardinali, esponenti della Fao, professori e dottori.

Piatti forti del menù saranno il Moscardino, la gallinella di mare e il broetto di Caorle, proposti dai bravissimi chef del rinomato ristorante "Il Carro" di Caorle.

L’iniziativa rientra nel progetto “Caorle, oasi del buon gusto”, ideato per promuovere l’enogastronomia caorlotta in Italia e nel Mondo.

giovedì 17 dicembre 2009

Le piante del Faro: il gelsomino

Il primo ad averne qualche esemplare, in Italia, fu Cosimo I de' Medici, detto il "Gran diavolo": si invaghì tanto di questo fiorellino, che volendo esserne l'unico possessore, proibì severamente ai suoi giardinieri di regalarne anche una sola pianta e di riprodurlo in molti esemplari.
L'ordine granducale fu scrupolosamente rispettato per molti anni.
Alla fine un giovane giardiniere, volendo presentare un ricco e gentil dono alla propria fidanzata nel giorno del suo onomastico, pensò di offrirle un ramoscello di Gelsomino.
La giovane gradì moltissimo; dolente che un così bello e raro fiore dovesse avvizzire così presto, lo mise in terra per conservarlo fresco più lungamente.
Ottenne più di quanto sperasse. Il Gelsomino restò verde per tutto l'anno e nella seguente primavera gettò nuovi germogli e nuovi fiori.
Questo fiore divenne il padre, se non di tutti, almeno di buona parte dei Gelsomini che possediamo!
Il ricavo della vendita di queste pianticelle fu tanto cospicuo, che i poveri amanti divennero ben presto sposi doviziosi e felici.
Da quel tempo le giovinette toscane usano portare nel dì delle nozze un mazzetto di gelsomini, in memoria di tale avvenimento.

In Spagna il Gelsomino è l’emblema della sensualità... e lo sapeva anche Montale, come traspare dalla sua bellissima poesia "Il gelsomino notturno".


E s'aprono i fiori notturni,

nell'ora che penso a' miei cari.

Sono apparse in mezzo ai viburni

le farfalle crepuscolari.


Da un pezzo si tacquero i gridi:

là sola una casa bisbiglia.

Sotto l'ali dormono i nidi,

come gli occhi sotto le ciglia.


Dai calici aperti si esala

l'odore di fragole rosse.

Splende un lume là nella sala.

Nasce l'erba sopra le fosse.


Un'ape tardiva sussurra

trovando già prese le celle.

La Chioccetta per l'aia azzurra

va col suo pigolio di stelle.


Per tutta la notte s'esala

l'odore che passa col vento.

Passa il lume su per la scala;

brilla al primo piano: s'è spento . . .


È l'alba: si chiudono i petali

un poco gualciti; si cova,

dentro l'urna molle e segreta,

non so che felicità nuova.

mercoledì 16 dicembre 2009

Visto per voi: "giorni e nuvole" di Silvio Soldini (2007)

Elsa (Margherita Buy) e Michele (Antonio Albanese) sono una coppia colta e benestante con vent'anni di matrimonio alle spalle e una figlia di nome Alice.
La loro serenità, anche economica, ha permesso a Elsa di lasciare il lavoro e coronare un antico sogno: laurearsi in storia dell'arte.

Ma improvvisamente la loro vita cambia: Michele confessa di aver perso il posto di lavoro.
Il futuro non si presenta così tranquillo e prevedibile: svanisce la certezza di poter contare sulla stabilità e la serenità.

Gli equilibri che sembrano consolidati rischiano di crollare e di travolgere ogni aspetto della loro vita, persino, il rapporto con Alice.

Moglie e marito sono costretti ad affrontare la crisi, ognuno a modo suo, contando sulla non comune forza della loro unione.

Ma questo basterà a salvarli?

Questo è un film che rispecchia benissimo la nostra realtà...tra lacrime e sorrisi come accade nella vita!

martedì 15 dicembre 2009

L'italiano in Italia e all'estero...

Tutto il mondo ha una passione per la lingua italiana, si trova infatti al quinto posto nella classifica degli idiomi più richiesti dagli studenti stranieri.
Cresce vertiginosamente il numero di coloro che hanno deciso di leggere Dante o Pirandello nell’originale, oppure che per passione personale si sono iscritti a corsi di lingua italiana.

Lo scorso hanno sono stati 7 mila i corsi venduti dagli Istituti di cultura Italiana all’estero... e questo avviene proprio mentre in Italia si pensano leggi per mettere in piedi L'ITALIANO, ora zoppicante, che pare addirittura sconosciuto al 20% dei nostri laureati e al 30% dei loro connazionali diplomati.

Comunque è evidente che l'importanza dell'italiano aumenta anche nel web, non per niente da qualche giorno la nostra lingua è entrata a far parte nel menù di selezione-lingue di Twitter.

lunedì 14 dicembre 2009

Una cittadina di Caorle davvero speciale!

Tra i cittadini di Caorle c’è una donna veramente speciale: Rigoberta Menchú Tum.
Rigoberta Menchú Tum è una pacifista guatemalteca, che ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel per la Pace, datole "in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni".
La Menchú iniziò a lavorare come bracciante agricola migrante, all'età di cinque anni, in condizioni che causarono la morte dei suoi fratelli ed amici. Da adulta, si unì a membri della sua famiglia in azioni contro i militari per i loro abusi dei diritti umani.
La violenza la costrinse all'esilio nel 1981.
Nel 1991 partecipò alla stesura da parte delle Nazioni Unite di una dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni.
Rigoberta Menchú è ambasciatrice per l'ONU ed è tornata in Guatemala per lavorare al cambiamento del paese.
La Menchú appartiene al gruppo etnico indigeno dei Maya Quiché e dal 2002 è stata insignita della cittadinanza onoraria di Caorle.

venerdì 11 dicembre 2009

Gli Amici di Babbo Natale a Caorle

Babbo Natale in questo periodo è molto indaffarato, così si avvale dei suoi fidi aiutanti, sparsi un po' per tutto il mondo.
Gli Amici di Babbo Natale a Caorle si ritrovano in Calle Lunga e sono coordinati dal signor Giovanni Lucchetta.

Da quando aveva 18 anni il signor Giovanni, nei panni di Babbo Natale, fa visita, in questo periodo, alle persone che passano la notte di Natale nelle Case di Riposo, negli Ospedali...
Da allora, ogni anno, questo aiutante di Babbo Natale porta ad ogni malato parole di conforto e un piccolo regalo simbolico, fatto con le sue mani e da quelle dei suoi collaboratori.

Le sue prossime tappe saranno i paesi colpiti dal terremoto in Abbruzzo, la casa di riposo di Caorle, Spilimbergo, Aviano, Venezia e Udine.

Gli Amici di Babbo Natale sono legati anche alla Associazione Via di Natale di Aviano, con la quale collaborano da molti anni, organizzando vari eventi per la raccolta fondi da devolvere alla ricerca scientifica contro il cancro.

Questi grandi gesti d'amore sono così forti che la loro eco arriva fino al Polo Nord... e Santa Claus gioisce orgoglioso per la bontà dei suoi Amici!

giovedì 10 dicembre 2009

Risonanze: omaggio a Romano Pascutto

Sabato 12 Dicembre, alle 16.30, verrà inaugurata presso il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (in località Boccafossa), l'esposizione "Risonanze-Omaggio a Romano Pascutto".

Romano Pascutto è stato poeta dialettale, partigiano e sindaco del suo paese natale: San Stino di Livenza.

L'esposizione è nata dalla collaborazione tra il Comune di S. Stino, quello di Torre di Mosto, la "Fondazione terra d'acqua" di San Donà di Piave e la "Fondazione Venezia", in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Pascutto, con il contributo della Regione Veneto e su iniziativa del "Comitato Regionale del primo centenario della nascita di Romano Pascutto".

Il dialogo ininterrotto tra pittura e poesia, nell'Italia del secondo dopoguerra, resta uno dei punti fermi di questa esposizione; è un percorso affascinante, che parte dal 1945 e arriva fino agli anni settanta, coinvolgendo i pittori della scena veneta di quel periodo, amici di Romano: Armando Pizzinato, Biagio Pancino, Remo Pasetto, Vittorio Basaglia, Virgilio Guidi, Roberto Crippa...
Non mancheranno però gli omaggi, alla figura del poeta, delle nuove generazioni d'artisti.

"Risonanze -Omaggio a Romano Pascutto " rimarrà aperta fino al 14 febbraio 2010.

Per informazioni telefonate allo 0421.324440 (interno1) dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

Viver l'è 'na fadiga granda par omeni e piante, e forse anche par la piera/Vivere è una grande fatica per gli uomini e le piante, e forse anche per la pietra
Romano Pascutto

mercoledì 9 dicembre 2009

Buono come il pane!

La bontà del pane è indiscussa... pensate al modo di dire "buono come il pane".
Ma di pani ce ne sono tanti.
Ora vi presenteremo quelli della tradizione veneta, che si sono distinti per il riconoscimento dei marchi DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta).

Ciabatta
E' ormai diffuso in tutta Italia questo pane, nato grazie alle farine di glutine. A filone o a panino, è basso e rettangolare, croccante e con una morbida mollica.

Puccia di Cortina
In dialetto locale "puccia" indica una cosa fatta male, eppure la puccia ha un gusto straordinario, dovuto a un'erba che tradizionalmente si aggiunge all'impasto, lo "zigoinr".
E' questa varietà di origano selvatico, esclusiva della zona, a fare di questa focaccia un pane davvero speciale.

Rosetta Imperiale
Deriva dall'austriaco Kaiser Semmel, il panino degli imperatori, e si distingue dagli altri panini simili perchè è a lavorazione artigianale, ha l'interno pieno e viene spennellato d'albume prima di essere infornato.


Provateli tutti... sono una vera delizia!

venerdì 4 dicembre 2009

Il congiuntivo è in estinzione?! ma mi faccia il piacere!

Il congiuntivo, spesso maltrattato dagli stessi italiani, viene considerato “il demone nero” dagli stranieri che studiano italiano.
Addirittura molti studiosi della nostra lingua si dichiarano rassegnati alla sua scomparsa.
A non darsi per vinti sono due docenti universitari di lingua italiana: Valeria Della Valle e Giuseppe Patota. Quest’ultimi dimostrano nel loro volume “Viva il congiuntivo” (Sperling & Kupfer, Euro 15, 00) - attraverso storia, usi, abusi e regole- come questo modo verbale tanto discusso goda in realtà di buona salute.

E’ un libro piacevole e veramente istruttivo, corredato da esempi, citazioni e test di verifica... rivolto a chi vuole continuare a servirsi di un italiano non solo grammaticalmente corretto ma anche accurato, elegante ed espressivo.

giovedì 3 dicembre 2009

sarà l'ironia a salvarci!

Si calcola siano almeno 500.000 i nostri connazionali che avrebbero bisogno del supporto di uno psicologo.
Sono dunque sempre più quelli che scelgono la psicologia per risolvere i problemi dell’anima.
A parte i disturbi gravi – depressione, crisi d’identità, attacchi di panico, ecc. – sembra che gli italiani soffrano soprattutto di “mal di vivere” a causa dei cambiamenti sociali e culturali, che ci hanno indotto a conoscere di più noi stessi ma anche ad avvertire una sensazione di paura nei confronti di tutto ciò che è diverso.
Pare che la miglior cura contro il “mal di vivere” sia l’ironia e qualche sana risata.
Come quella che scaturisce da questa bizzarra segreteria telefonica (tratto da Magari, De Giuli, Guastalla, Naddeo, Alma Edizioni).

Grazie per aver chiamato l’Istituto Psichiatrico di Salute Mentale.
Se sei ossessivo-compulsivo, premi ripetutamente fino allo spasmo il tasto 1.
Se sei affetto da personalità multipla, spingi alternativamente i tasti 2-3-4-5-6-7-8.
Se sei paranoico, ti informiamo che sappiamo già chi sei tu, cosa fai nella vita e cosa vuoi da noi. Quindi rimani in linea, finché non rintracciamo la tua chiamata.
Se soffri di allucinazioni, pigia il tasto 7 del grande telefono rosa che tu, e soltanto tu, vedi alla tua destra.
Se sei schizofrenico, chiedi gentilmente al tuo amico immaginario di premere per te il tasto 8.
Se soffri di depressione, non importa quale tasto tu prema. Tanto non c’è niente da fare. Il tuo è un caso disperato e non ha cura.
Se soffri di amnesia, digita in rapida sequenza i tasti 2-5-9-7-5-4-1-6-3-9-2-9-7-5-1-6-3-5. E ripeti ad alta voce nell’ordine che segue il tuo nome, cognome, numero di telefono di casa e del cellulare, indirizzo email, numero di conto corrente, codice bancomat, data di nascita, luogo di nascita, stato civile e cognome da nubile di tua nonna.
Se soffri di indecisione, lascia il messaggio prima, dopo e durante il bip.
Se soffri di avarizia ossessiva, ti comunichiamo che questa telefonata ha un costo di circa 500 euro al minuto.
Se soffri di bassa autostima, resta in attesa. Tutti i nostri operatori sono al momento impegnati a rispondere a persone molto più importanti di te.

mercoledì 2 dicembre 2009

Le metafore del corpo

Ci sono moltissime espressioni metaforiche che hanno a che fare con il corpo, qui sotto ne indichiamo alcune delle più famose, sapendo che le più colorite già le conoscete!

Aprire gli occhi = capire
Es. Tutti mi dicevano che eri meschino, ma ho aperto gli occhi solo ora!

Aprire le orecchie = ascoltare
Es. Adesso taci e apri bene le orecchie!
Aprire bocca = parlare
Es. Non voglio più sentir scuse! Non aprire bocca!

Tirare le orecchie = sgridare
Es. Ti devo tirare le orecchie, perché ti sei comportato male!
Dare una mano = aiutare
Es. Hai bisogno di una mano per portare le valige?

Chinare la testa = cedere
Es. Era colpa sua, non poteva continuare a insistere, ha dovuto chinare la testa!

Sputare sangue = faticare
Es. Ho dovuto sputar sangue, ma ce l’ho fatta!

martedì 1 dicembre 2009

Grammatica e caffè

Il rito italiano del caffè inizia di buon’ora. Al cospetto della fatidica tazzina, a casa o al bar, milioni di italiani si fermano un attimo mentre ne gustano l’odore prima di sorseggiarlo. Solo allora la giornata comincia veramente.

Completa con i pronomi diretti o indiretti, questa piccola storia sul caffè, tratta dalla “Grammatica pratica della lingua italiana” di Susanna Nocchi (Alma Edizioni-Firenze)… come sempre, se hai qualche dubbio scrivici!


Il caffè di Piero
Che bellezza! Il mio primo caffè della giornata! Ho preso la moka,______ ho riempita di acqua, ho messo il filtro e poi ho aggiunto il mio caffè preferito: Arabica.
______ piace questa miscela, ______ bevo ogni giorno. E’ l’unica che ______ tiene sveglio e ______ fa affrontare bene la giornata.
La mia ragazza invece è salutista, dice che il caffè non ______fa bene, che ______ rende nervosa e beve solo tè deteinato.

Sì! Avete capito bene: tè deteinato, un’offesa all’italianità!
Volete mettere con il piacere di preparare la moka, sentir______ mentre fa il caffè e sentire il profumo del caffè che riempie la stanza… poi versar______ nella tazzina, senza zucchero naturalmente. E, finalmente, ber______ mentre ti svegli lentamente… questo sì che è un piacere della vita.

lunedì 30 novembre 2009

...abbiamo fatto 30, facciamo 31

Sapete cosa si intende con l’espressione “abbiamo fatto 30, facciamo 31”?
Significa accettare di svolgere un lavoro imprevisto, dopo essersi già dati molto da fare.

Questo perché nel 1517 papa Leone X creò 30 nuovi cardinali, poi ricordò di avere escluso un prelato di grandi meriti e lo aggiunse.

venerdì 27 novembre 2009

Corto comico...in Veneto

Caorle sarà sede del festival nazionale dedicato al cortometraggio di genere comico e brillante.
Coloro che vorranno partecipare al festival con una loro opera, dovranno inviare un cortometraggio della durata massima di 12 minuti, di carattere comico o brillante.
I lavori verranno poi esaminati da una giuria composta da registi, comici, attori, critici cinematografici ed alcuni personaggi illustri del cinema e della televisione italiana.
I cortometraggi migliori saranno presentati e proiettati il 30 aprile e il 1^ maggio 2010 a Caorle, dove avrà luogo l’assegnazione dei premi per il Miglior Corto, la Miglior Regia, il Miglior Soggetto…
Grazie al contributo della Regione Veneto e del Comune di Caorle, partner del progetto, i vincitori, oltre ad un premio in denaro, godranno dell’esclusiva possibilità di presentare il loro lavoro in occasione della Mostra del cinema di Venezia, nell’area della Regione Veneto.
Per avere ulteriori informazioni sull’evento organizzato da Atman Communication e promosso dal Consorzio turistico Veneto Orientale della Regione Veneto clicca su http://www.cortocomicoinveneto.com/

giovedì 26 novembre 2009

Finesettimana al museo per creare

Sabato 28 e domenica 29, presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Ca’ Pesaro a Venezia, avrà luogo un laboratorio di cartotecnica, dedicato alla creazione di un libro pop-up.
Il corso, tenuto dal celebre illustratore e autore di libri per l'infanzia Dario Cestaro, è rivolto a tutti coloro che desiderano acquisire i rudimenti necessari alla creazione di un libro "a tre dimensioni".
Si tratta di una tradizione che ha la sua origine proprio a Venezia, città del libro per eccellenza: qui furono ideate le prime pubblicazioni - all’inizio solo di carattere scientifico (matematica, fisica, anatomia, architettura, astronomia) - nelle quali venivano inglobati strumenti utili alle misurazioni astrali, come l’astrolabio, o allo studio del cielo e della terra.
Il corso costa solo 50 euro.
Gli orari sono i seguenti:
Sabato 28 novembre, dalle ore 11 alle 17 (pausa pranzo)
Domenica 29 novembre, dalle ore 10 alle 14
La prenotazione è obbligatoria!
Per il 12 e il 13 dicembre, Ca’ Pesaro ha in programma un laboratorio dedicato alla xilografia!

mercoledì 25 novembre 2009

Lezione di cinema: la famiglia

Per addentrarsi meglio nella cultura italiana attraverso il Cinema, Guerra Editore propone una collana di quaderni dedicati ai film italiani più famosi, con attività volte alla comprensione dell’opera, ma anche del contesto in cui è stata realizzata.
L’ultima fatica di Maria Teresa Bonfatti Sabbioni focalizza la sua attenzione su
LA FAMIGLIA di Ettore Scola
Il film è basato su nove flash back (scaturiti da una foto di famiglia del 1906) di Carlo: un anziano professore di italiano in pensione.
Le vicende hanno luogo, per lo più, all'interno di una casa romana del quartiere Prati.
Intorno a Carlo ci sono Giulio, il fratello che si lascerà poi coinvolgere dal fascismo, Beatrice, una ragazza che si reca da lui a lezioni di ripetizione e che diventerà sua moglie, la sorella di lei, Adriana, una giovane pianista di cui Carlo rimane segretamente preso anche dopo esser diventato marito e padre...
Nella parte finale del film c’è la festa di compleanno di Carlo, in cui tutti si danno convegno nell'antica casa per festeggiarlo e posano per una seconda foto-ricordo di famiglia.

Quello che viene messo in scena è la storia di una famiglia, ma anche dei 90 anni di storia italiana sullo sfondo…
Consigliamo la lettura del quaderno di cinema per aiutare gli studenti stranieri a capire (se non altro a grandi linee) un secolo italiano fitto di eventi che hanno portato il nostro paese a essere quello che è!
Il quaderno si può acquistare anche on line, e costa solo 6 euro!

martedì 24 novembre 2009

..."essere al verde"

Sapete cosa si intende con l’espressione “essere al verde”?
Significa non avere più soldi.
Questo perché anticamente all’inizio di un’asta, il banditore accendeva una candela tinta di verde alla base. Quando la fiamma arrivava al verde l’asta terminava.
Oppure l’asta si concludeva quando nessuno aveva più soldi: da qui nasce il detto.

lunedì 23 novembre 2009

L'emigrazione veneta nel mondo

Contrariamente alla situazione odierna, il Veneto in passato è stato una zona economicamente povera e patria di emigranti.
Inizialmente i veneti cercarono fortuna in altre aree d’Italia in cui più facilmente si poteva trovare lavoro: furono, per esempio, mondine e operai delle filande in Lombardia e in Piemonte, dove si misero in luce soprattutto per la loro operosità.
I veneti, considerati un popolo, di gran lavoratori, erano chiamati infatti i tasi e tira (“zitto e tira”).
Alla fine dell’Ottocento la meta dell’emigrazione cambiò sostanzialmente: le Americhe divennero i luoghi in cui più facilmente, lavorando sodo, era possibile costruire per sé e per la propria famiglia un futuro migliore.
In alcuni paesi dell’America latina, come per esempio il Brasile, ancora oggi vive un numero considerevole di persone di origine veneta. Numerosi sono anche i cori, i gruppi folcloristici e le scuole bilingui dove gli usi e costumi italiani (veneti in particolare) vengono insegnati e studiati.

Il forte legame con la loro terra è ben rappresentato dalle attività che i veneti promuovono all'estero, dai loro giornali... Ma anche la Regione risponde con attenzione alle diverse associazione venete del mondo, fornendo, ad esempio, nel suo sito tutte le informazioni utili per un reinserimento in Italia.

venerdì 20 novembre 2009

La misteriosa storia dell'eretica Forestiera

Per il ciclo di eventi promosso dalla regione Veneto, nel mese di novembre, dal titolo "Spettacoli di Mistero”, andrà in scena a Portogruaro: La misteriosa storia dell’eretica Isabella detta "La Forestiera".
Lo spettacolo, a metà tra una visita alla città e una rievocazione storica in costume , è a cura della Pro Loco di Portogruaro in collaborazione con la Maison du theatre e la Biblioteca di Portogruaro (per la paternità intellettuale e le notizie storiche).
Il fantasma del mugnaio Domenico Scandella detto Menocchio, che ancora oggi vive nei Mulini del Lemene, racconterà, nei luoghi più suggestivi, la storia eretica della città di Portogruaro.
Lo sentiremo rievocare il processo che lo condusse a morte sul rogo per eresia e ci condurrà nel palazzo dove vedremo il fantasma della gentildonna Isabella da Passano.
Isabella, donna rara per sua intelligenza, accusata anch'essa da Sant'Uffizio veneziano, ci farà rivivere la lite con il geloso e crudele marito Marco della Fratina che la porterà ad una morte disperata. Causa del loro dissenso la passione di Isabella per la lettura di libri proibiti, come l'Ariosto, la Bibbia in volgare e la frequentazione di personaggi sospetti.

L'evento avrà inizio in Piazza della Repubblica dove 2 mugnai accoglieranno il gruppo di spettatori e li condurranno a conoscere i segreti e misteri di Isabella attraverso un'animazione teatrale.
L'animazione poi passerà nei Mulini, in piazzetta della pescheria e si concluderà nella sala del Municipio.
Lo spettacolo inizierà alle 15:30, poi verrà fatta una replica alle 16:30.

giovedì 19 novembre 2009

Il nuovo amore italiano è la palla ovale!

La passione nazionale, si sa, è il calcio, ma si sta dilagando la febbre del rugby: questo sport basato sulla correttezza, la lealtà e dagli ingaggi più modesti (rispetto a quelli calcistici), sta conquistando il cuore italiano.

Sabato 21 novembre, alle 15.00, si disputerà allo Stadio Friuli di Udine, il test match Italia-Sudafrica (i campioni del mondo, vincitori del Tri Nations... mica bazzecole!).


E' la partita più difficile del trittico autunnale, gli azzurri con Mallett in testa, non se lo nascondono. É una specie di Hymalaya rugbistico che capitan Parisse e compagni cercheranno di scalare.


In sette partite giocate con il Sudafrica le abbiamo sempre prese e perciò non è il caso di farsi troppe illusioni, anche se la storia si scrive partita dopo partita.


Per questo saremo in tanti sabato, al “Friuli”, a sostenere i ragazzi di Mallett!

mercoledì 18 novembre 2009

Non è ancora domani

Cinemazero, in occasione dell'anniversario della Convenzione internazionale per i diritti dell'infanzia, ha organizzato per venerdì 20 novembre 2009 la proiezione in anteprima nazionale del film "Non è ancora domani (La pivellina)" di Tizza Covi e Rainer Frimmel.

Il film, vincitore a Cannes del Prix Europa Cinéma, racconta la storia di Asia: una bambina di due anni abbandonata in un parco, trovata da Patti, una donna che vive insieme al marito in una roulotte a San Basilio, alla periferia di Roma, all'interno di una comunità di circensi.
Con l'aiuto di Tairo, un ragazzino loro vicino di casa, Patti inizia a cercare la madre della bambina e, nel frattempo, le dona affetto e una nuova casa.
La proiezione del film sarà preceduta da un breve dibattito condotto da Piero Colussi a cui parteciperanno Emiliana Moro - Comitato UNICEF di Pordenone, Fabia Mellina Bares - giurista ed esperta dei diritti dei minori, Luigi Piccoli - Coordinamento regionale PIDIDA.

Cinemazero Piazza Maestri del Lavoro, 3 - 33170 - PORDENONE (PN)

martedì 17 novembre 2009

ma che "K" scrivi?

Si è diffusa l’abitudine di usare in sms e nelle e-mailke” al posto di “che”.


La “K” aveva preso una connotazione sovversiva, negli anni Settanta: la cosiddetta "K politica" era usata dall’estrema sinistra nei suoi slogan (es. lotta al Kapitale).


Ovviamente è ritornata di moda perché riesumata dai più giovani, in quanto ha anche un che di americano e di moderno.


L’uso di ke rientra sicuramente nella fretta di scrivere i messaggi, ma visto che si tratta dell’abbreviazione di una sola lettera, forse è meglio usare il più tradizionale, ma anche più elegante "che".

lunedì 16 novembre 2009

..."Paganini non ripete"


Sapete cosa si intende con l’espressione “Paganini non ripete”?
Significa rifiutarsi di ripetere un gesto o una frase.

Questo perché nel 1825, Niccolò Paganini si esibì al violino di fronte al re Carlo Felice.

Il re gli chiese un bis, ma il grande musicista rifiutò.

venerdì 13 novembre 2009

Sabato 14: mercatino dell’antiquariato e modernariato a Portogruaro

Il Mercatino dell’antiquariato e del modernariato si svolge nel Centro Storico di Portogruaro, ogni seconda domenica del mese, dal 1998, grazie all’impegno organizzativo della Pro Loco.
Inizialmente era collocato solo in Piazzetta Duomo, poi l’aumento delle richieste di partecipazione ha esteso l’area di esposizione anche in Piazza della Repubblica.
Gli espositori sono circa 30 tra commercianti professionisti, commercianti su aree pubbliche, operatori del settore ed anche una folta schiera di hobbysti che offrono complessivamente una vasta e selezionata gamma di articoli.


Portogruaro è una magnifica cornice dove trovare meraviglie e tesori di un tempo, facendo buoni affari!

giovedì 12 novembre 2009

S'i' fosse foco...

E’ da un po’ che non ci occupiamo di congiuntivo…oggi abbiamo deciso di farlo con poesia!

Contemporaneamente al Dolce Stil Novo si sviluppa in Toscana, in particolare a Siena, la poesia comico realistica che rappresenta con efficace realismo gli aspetti e i sentimenti più comuni, talvolta anche volgari, della vita.

I temi cui s’ispira la poesia comico-realistica, nettamente contrapposti a quelli spirituali del Dolce Stil Novo, sono:
-l’amore ardente, appassionato e sensuale;
-la donna come creatura terrena (e non la donna angelo degli stilnovisti );
-l’esaltazione del denaro, del gioco d’azzardo, del divertimento, del piacere;
-il lamento contro la povertà e i fastidi della vita.

Questi componimenti poetici, che utilizzano un linguaggio “comico”, cioè medio, vicino a quello popolare, obbediscono a precise scelte stilistiche come l’uso dell’ingiuria e il gusto per la parola forte e violenta, per l’aggressività verbale.

Il maggior rappresentante della poesia comico-realistica è Cecco Angiolieri.

Cecco Angiolieri nacque a Siena intorno al 1260 da una famiglia nobile e ricca. Di lui abbiamo poche e frammentarie notizie. Amante dei piaceri e dei divertimenti, visse in modo sregolato. Processato più volte per debiti, fu anche bandito da Siena. Entrato in possesso dell’eredità paterna, la dilapidò e morì in miseria nel 1310 circa.
A Cecco Angiolieri si attribuiscono circa centodieci sonetti che hanno come motivi ricorrenti: la storia del suo amore schiettamente sensuale per una certa Becchina; la passione per il vino, il gioco, la taverna; l’odio nei confronti dei genitori che non gli danno sufficiente denaro per da sfogo ai suoi vizi e ai suoi piaceri.
I suoi componimenti sono caratterizzati dal gusto del violento, del colorito, dell’esagerato, del disperato.

Nel sonetto che vi presentiamo, senz’altro il più famoso del Canzoniere, Cecco Angiolieri sfoga la sua rabbia lanciando una serie di maledizioni contro il mondo intero.
Il poeta, però, grazie alla scherzosa conclusione finale, riesce a sdrammatizzare con grande abilità il tono violento e dissacrante dell’intero sonetto.
Il sonetto è stato reso ancor più famoso dal musicista Fabrizio de André, che l’ha trasformato in canzone.

S’ì fosse*foco, arderei il mondo;
S’ì fosse vento lo tempesterei ;
S’ì fosse acqua, i’ l’annegherei;
S’ì fosse Dio, mandereil’ en profondo;

S’ì fosse papa, sare’ allor giocondo,
ché tutt’i cristiani imbrigherei;
S’ì fosse ‘mperator, sa’ che farei ?
A tutti mozzerei lo capo a tondo.

S’ì fosse morte, anderei da mio padre;
S’ì fosse vita, fuggirei da lui;
similmente farìa da mi’ madre.

S’ì fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.

* S’ì fosse = in italiano moderno corrisponde a “se io fossi”

mercoledì 11 novembre 2009

Spicca il Volo del Jazz a Sacile...libratevi tra le note!

Il Circolo Controtempo è un’associazione senza scopo di lucro, formata da amici, appassionati di jazz.
Forte è il legame fra il territorio e gli orizzonti internazionali nei quali il Circolo Controtempo spazia per portare i grandi protagonisti della musica nei teatri del Friuli Venezia Giulia, terra da sempre incrocio di culture, lingue e tradizioni diverse e varie.
Gli appuntamenti fissi a cura dell’associazione sono

-il Festival Jazz & Wine of Peace a fine ottobre: una quattro giorni intensa di musica, nella quale oltre ai concerti in teatro a Cormòns e in luoghi sorprendentemente suggestivi in Italia e Slovenia, ci sono “fuori pista” guidati nelle cantine e enoteche dove degustar i vini, che hanno reso queste terre famose in tutto il mondo.

-Il Volo del Jazz dal 14 novembre 2009 al 30 gennaio 2010: rassegna a cadenza settimanale (7 appuntamenti), che segue un’impronta internazionale nel segno del jazz classico.
Un’offerta pensata per un pubblico ampio di esperti e neofiti: una finestra sul jazz europeo trasversale nelle generazioni.
La rassegna avrà luogo a Sacile. I concerti si terranno presso il Teatro Zancanaro, e per la prima volta, la ex Chiesa di San Gregorio. Il Volo del Jazz è organizzato in collaborazione con la provincia di Pordenone, il Comune di Sacile e la Regione Friuli Venezia Giulia.

Se amate la musica non indugiate guardate il programma e acquistate i biglietti!

martedì 10 novembre 2009

Appuntamenti: formazione e lavoro

Si aprirà domani, a Genova, ABCD: il salone italiano dell'educazione.

La fiera è rivolta a studenti, docenti, dirigenti, educatori, operatori della formazione.

Ci saranno incontri, iniziative e seminari sui maggiori temi di attualità nell'ambito della scuola e dell'università.


Si segnala il convegno internazionale “LIM e contenuti digitali – modifica degli ambienti di apprendimento”, promosso dal Dr. Giovanni Biondi – Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR - che si terrà presso la Sala Riviera mercoledì 11 novembre 2009 dalle ore 15 alle ore 17,30.
ABCD avrà luogo alla Fiera di Genova fino al 13 novembre 2009.


Per maggiori informazioni http://www.abcd-online.it/


A Bologna invece, giovedì 12 novembre, presso il Padiglione Polivalente del Palazzo dei Congressi, si terrà una giornata di orientamento al lavoro: incontro tra studenti universitari, laureati e responsabili di grandi aziende ed enti.


Venerdì 13 sarà la volta della Fiera Lavoro di Padova, presso il Padiglione 15 della Fiera.
Per maggiori informazioni:
http://www.jobmeeting.it/


lunedì 9 novembre 2009

Berlin: Alles Gute zum Geburtstag!

Si celebra oggi il ventennale della caduta del Muro di Berlino: evento storico che ha cambiato i destini dell’Europa.
Tra le varie iniziative per ricordare i concitati eventi berlinesi del 1989, il 5 novembre scorso c’è stato il concerto gratuito (durato mezz’ora) degli U2.
La band irlandese ha voluto così omaggiare questa città simbolo della riconciliazione, in concomitanza con gli Mtv Ema. Bono, the Edge e gli altri, con alle spalle proiezioni dei graffiti del muro, hanno aperto il concerto con One: canzone dai poteri ascensionali che ha fatto rivolgere gli occhi al cielo per cercare alle spalle gli angeli di Wenders.
In diecimila hanno assistito al cocerti, sotto il nevischio, intirizziti dal freddo, stipati in prossimità della Porta di Brandeburgo.
Quest’ultima è uno dei monumenti più caratteristici di Berlino, costruita alla fine del XVII secolo.

Qui la popolazione berlinese si ritrovò il 22 dicembre 1989 per abbattere il muro eretto il 31 agosto 1961, per impedire agli abitanti di Berlino Est, sottoposti al regime comunista, di rifugiarsi a Berlino Ovest.
Nel corso degli anni, molti avevano cercato comunque di scavalcare il muro, perdendo la vita sotto i colpi del regime comunista.
Verso la fine degli anni Ottanta, il comunismo in Europa crollò quasi ovunque: il 9 novembre 1989 il portavoce del governo comunista della Germania dell’Est dichiarò che i confini con la Germania occidentale erano ufficialmente aperti.
La popolazione si trovò in piazza il 22 dicembre per festeggiare la riunificazione. Il muro è stato poi abbattuto quasi totalmente, salvo alcuni tratti.
Ma stasera alle 20, nell'angolo nord est del vicino edificio del Reichstag, Lech Walesa e l'ex primo ministro ungherese Miklos Nemeth, innescheranno la caduta a catena di alcuni "pezzi di muro". Alle 20.15 il Presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek faranno altrettanto con il tratto più lungo di muro a Potzdamer Platz. Alle 20.20 cadranno anche gli ultimi tratti di muro a Piazza 18 Marzo.


Se volete capire un po’ di più cosa ha rappresentato per gli abitanti di Berlino Est la caduta del muro vi consigliamo la visione di Good Bye Lenin!: film del 2003 diretto da Wolfgang Becker, storia poetica e un po’ umoristica di una famiglia dell’est dopo la caduta del regime.

venerdì 6 novembre 2009

Un’occasione imperdibile: l’uomo Vitruviano esposto all’Accademia

Sapete cos’è raffigurato nella moneta italiana da un euro?
L’uomo Vitruviano.
Quest’ultimo è il celeberrimo disegno di
Leonardo da Vinci raffigurante le proporzioni umane secondo i canoni antropometrici dell’architetto romano
Vitruvio Pollio del II secolo d.C.
L’opera è conservata alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, e viene esposta con parsimonia… ma siamo fortunati perché fino al 10 gennaio 2010 l’esposizione

“Leonardo – L'uomo Vitruviano fra arte e scienza”,

ci darà modo di poter veder dal vivo il famoso disegno leonardiano.


L’esposizione è corredata da un apposito apparato didattico, con applicazioni multimediali: un video con ipotesi di ricostruzioni geometriche e proporzionali del disegno e una serie di videoproiezioni che illustrano il contesto storico e culturale in cui è stato realizzata l’opera.


"Leonardo – L'uomo Vitruviano fra arte e scienza" offre anche uno speciale percorso per disabili visivi.


L’orario di ingresso è il seguente:


Lunedì dalle 8.15 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.15).
Da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30) .
Chiusura completa nei giorni: 1 gennaio, 25 dicembre


Info: Call Centre 041.5200345

giovedì 5 novembre 2009

Novembre

Riportiamo qui sotto il testo (bucato) della canzone di Giusy Ferreri, uscita un anno fa, e diventata un tormentone.
Prova a coniugare al tempo giusto i verbi all’infinito tra parentesi, puoi scegliere tra passato prossimo, passato remoto e imperfetto.
Poi ascoltala e correggi l’esercizio!

Novembre

(io-difendere) _____________ le mie scelte
(io-credere) _____________nelle attese
(io-sapere) _____________ dire spesso di no

con te non (io – riuscirci) _____________.
(io-indossare) _____________ le catene
io ho i segni delle pene
lo so che non volendo ricorderò quel pugno nello stomaco.


RIT. A novembre la città (spegnersi) _____________in un istante
tu (dire) _____________basta e io (rimanere) _____________ inerme
il tuo ego (essere) _____________ sempre più forte di ogni mia convinzione.
A novembre la città si accende in un istante il mio corpo non si veste più di voglie e tu non sembri neanche più così forte come ti (credere) _____________ un anno fa novembre.

(io-dare) _____________ fiducia al buio ma ora sto in piena luce
e in bilico tra estranei che mi contendono la voglia di rinascere

RIT.

E tu (parlare) _____________ senza dire niente
(io- cercare) _____________ invano di addolcire

quel retrogusto amaro di una preannunciata fine.

ASCOLTA E VERIFICA

mercoledì 4 novembre 2009

Risotto alla zucca con salsa di prataioli

Cara la nostra Louise, ecco la ricetta per realizzare un succulento
risotto alla zucca.
Semplice e veloce da preparare!

Ingredienti per 4 persone
240g di riso carnaroli o vialone nano, ½ bicchierino di vino bianco, 1 litro e ½ di brodo vegetale, 250g di zucca pulita, 1 scalogno, 1 rametto di rosmarino, 200g di funghi prataioli, 50g di salsiccia, 15g di burro, olio, sale e pepe.

Taglia a dadini la zucca, trita lo scalogno con il rosmarino. Soffriggi il trito in una casseruola dal fondo spesso con 2 cucchiai di olio. Aggiungi la zucca, falla insaporire, sala e pepa. Versa il riso, tostalo per tre minuti, bagna con il vino e porta a cottura aggiungendo man mano il brodo. Pulisci i funghi, passali sotto l’acqua e asciugali. Tagliali a fette spese, falli rosolare in padella con la salsiccia sbriciolata, sale e pepe. Manteca il risotto con il burro e servilo con la salsa di funghi.

Per prepararlo ti ci vuole mezzoretta!
Buon appetito …facci sapere come ti è venuto!

martedì 3 novembre 2009

Ciao Alda!

Domenica si è spenta, a causa di un tumore osseo, una grande donna della poesia italiana:
Alda Merini.
Domani pomeriggio alle 14.00, in Duomo a Milano, ci saranno i funerali di Stato.

Alda verrà poi sepolta tra i grandi al Famedio, il cimitero monumentale.

Questo è l’omaggio di Milano, città che ha tanto amato e odiato, come lei stessa ha confessato in “Canto Milano”, una raccolta di prose e poesie pubblicate nel 2007.

Alda, classe 1931, aveva esordito a 15 anni spinta da Spagnoletti, che nel 1950 pubblicò alcune sue poesie nell’ "Antologia della poesia italiana 1909-1949”.
Nel 1947 la Merini incontra quelle che definirà come "prime ombre della sua mente": viene internata per un mese all'ospedale psichiatrico di Villa Turno.
Nel 1951, anche su suggerimento di Eugenio Montale, l'editore Scheiwiller stampa due poesie inedite di Alda Merini in "Poetesse del Novecento". In questo periodo frequenta per interesse di lavoro ma anche per amicizia Salvatore Quasimodo.
Sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie di Milano, nel 1953.
Esce poi il primo volume di versi intitolato "La presenza di Orfeo". Due anni dopo pubblica "Nozze Romane" e "Paura di Dio". Sempre nel 1955 nasce la primogenita Emanuela: al medico pediatra dedica la raccolta "Tu sei Pietro" (pubblicata nel 1961).
La poetessa inizia poi un triste periodo di silenzio e di isolamento: viene internata al "Paolo Pini" fino al 1972, periodo in cui non manca comunque di tornare in famiglia, e durante il quale nascono altri tre figli.
Dopo alternati periodi di salute e malattia, che durano fino al 1979, la Merini torna a scrivere; lo fa con testi intensi e drammatici che raccontano le sue sconvolgenti esperienze al manicomio: secondo lei vera causa dell'alienazione e della pazzia degli internati.
I testi sono raccolti in "La Terra Santa", pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1984.
Nel 1981 muore il marito; si risposa nel 1983 con il poeta tarantino Michele Pierri.
Alda si trasferisce a Taranto dove rimarrà tre anni. In questi anni scrive le venti "poesie-ritratti" de "La gazza ladra" (1985). A Taranto porta a termine anche "L'altra verità. Diario di una diversa", suo primo libro in prosa.
Dopo aver nuovamente sperimentato gli orrori del manicomio, questa volta a Taranto, torna a Milano nel 1986: si mette in terapia con la dottoressa Marcella Rizzo alla quale dedicherà più di un lavoro.
Dal punto di vista letterario questi sono anni molto produttivi: naturale conseguenza è anche la conquista di una nuova serenità.
Negli anni, diverse pubblicazioni consolideranno il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice. Nel 1993 riceve il Premio Librex-Guggenheim "Eugenio Montale” per la Poesia. Nel 1996 le viene assegnato il "Premio Viareggio" per il volume "La vita facile"; l'anno seguente riceve il "Premio Procida-Elsa Morante".
Nel 2002 viene pubblicato da Salani un piccolo volume dal titolo "Folle, folle, folle d'amore per te", con un pensiero di Roberto Vecchioni, il quale nel 1999 aveva scritto "Canzone per Alda Merini".
Nel 2003 la "Einaudi Stile Libero" pubblica un cofanetto con videocassetta e testo dal titolo "Più bella della poesia è stata la mia vita".
Nel 2004 esce un disco che contiene undici brani cantati da Milva tratti dalle poesie di Alda Merini.
Nel 2006 la poetessa si avvicina al genere noir con "La nera novella" (Rizzoli).

La sua è stata una vita piena di passione, segnata da gioie, dolori e da un'intensa produzione letteraria, tutta volta a mostrarci la meraviglia di quello che comunemente chiamiamo follia!

Follia, mia grande giovane nemica,
un tempo ti portavo come un velo
sopra i miei occhi che mi scoprivo appena.
Mi vide in lontananza il tuo bersaglio
e hai pensato che fossi la tua musa;
quando mi venne quel calar di denti
che ancora mi addolora tra le spoglie,
comprasti quella mela del futuro
per darmi il frutto della tua fragranza.

Alda Merini

lunedì 2 novembre 2009

Fare le cose alla carlona

Sapete cosa vuol dire “fare le cose alla carlona”?
Significa fare le cose in maniera poco curata, frettolosa, con trascuratezza.



L’espressione deriva da Carlone, nome popolare di Carlo Magno, presentato nei tardi poemi cavallereschi come un sovrano "alla buona" (semplice, affabile ma un po' superficiale).

venerdì 30 ottobre 2009

Da Samhain a Halloween

Le origini della festa di Halloween vanno ricercate ai tempi dei Celti nelle isole britanniche. La fine dell’estate, in gaelico “Samhain”, era festeggiata dai Celti la notte del 31 ottobre, notte che rappresentava la fine dell’anno.
In Italia vi sono stati numerosi insediamenti celtici.

Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia e Marche sono state colonizzate da queste popolazioni di grande cultura.

Nell’anno 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al primo novembre, per far perdere significato ai riti legati alla festa pagana di Samhain.

Il termine Halloween deriva dalla forma contratta di All Hallow’eve la vigilia di Tutti i Santi.
Nel 998 fu istituita la stretta associazione di questa festa con la commemorazione dei defunti, celebrata il giorno successivo, in cui si pensava che i morti entrassero in comunicazione con i vivi.
L’usanza celtica di organizzare sontuosi banchetti e di lasciare i resti del cibo nelle mense durante la notte, affinché gli spiriti dei defunti potessero banchettare dopo i vivi, è tuttora attuale in molti paesi nelle campagne italiane.
Dalla notte dei tempi a Caorle, per esempio, il giorno dei morti deve essere assolutamente santificato, perché c’è un proverbio in dialetto del luogo che dice “no pol aver ben chi no rispeta i morti e la so giornata” (non può aver del bene chi non rispetta i morti e la loro giornata).
Nella notte dei morti chi pescava veniva spaventato da rumori e da lamenti di “anime in pena” che si muovevano nei canneti. In quella notte chi andava a caccia non riusciva a trovare gli uccelli feriti...

giovedì 29 ottobre 2009

Storie horror

L’horror e il giallo sono i generi più amati in letteratura e nel cinema.
Gli insegnanti di lingue straniere solitamente lo usano come pretesto per fare esercizio sulla forma passiva dei verbi: “è stato trovato il cadavere di un uomo...la vittima è stata pugnalata al cuore...”.
Se siete a corto di idee vi consigliamo un gioco di gruppo divertente e appassionante: un mazzo di carte con 50 casi misteriosi da risolvere,
Storie Horror (di Holger Bösch, Magazzini Salani, Euro 8,90).
Non giocarci sarebbe un delitto!

mercoledì 28 ottobre 2009

L’investigatore dell’incubo: Dylan Dog

Ha i lineamenti di Rupert Everett, fa il detective ed è inglese: è
Dylan Dog. Ex agente di Scotland Yard ha un passato misterioso, di cui si sa ben poco. Lui indaga su casi che sconfinano nel soprannaturale e nell’orrore: combatte
vampiri, licantropi, fantasmi ma anche mostri più pericolosi e infidi come il razzismo, l’indifferenza, la sete di potere.
Dylan Dog odia la violenza, suona il clarinetto e costruisce il modellino di un galeone (che forse non finirà mai).
Essendo stato alcoolista, quando può mette in guardia dai pericoli dell’alcool, non fuma, è ecologista e soprattutto un animalista convinto.
Dylan Dog è il protagonista di una famosa serie di
fumetti horror, creata da Tiziano Sclavi nel 1986, edita da Sergio Bonelli.

Il suo successo è intramontabile…

Leggetelo e collezionatelo: è davvero conturbante!
A proposito di fumetti...
Leonardo Publishing lancia il bando "Come cavare un ragno dal buco". Si chiude il
15 novembre ed è dedicato a illustratori e fumettisti. Il più creativo tra i partecipanti verrà scelto per realizzare un romanzo illustrato (www.leonardopublishing.com/it)

martedì 27 ottobre 2009

Tarocchi d'autore

Attraversato un fitto bosco incantato, un prode cavaliere arriva ad un castello, ricovero di viandanti.
Giunto alla mensa si accorge che tutti gli ospiti, lui compreso hanno perso la favella.
Ma alla fine della cena, succede qualcosa di strano:

“A quel punto sulla tavola appena sparecchiata, colui che pareva essere il castellano posò un
mazzo di carte da gioco. Erano
tarocchi più grandi di quelli con cui si gioca in partita o con cui le zingare predicono l’avvenire […] Eppure non sembrava che alcuno di noi avesse voglia d’iniziare una partita, e tanto meno di mettersi a interrogare l’avvenire, dato che d’ogni avvenire sembravamo svuotati […]. Era qualcos'altro che vedevamo in quei tarocchi, qualcosa che non ci lasciava più staccare gli occhi […]Uno dei commensali tirò a sé le carte sparse, lasciando sgombra una larga parte del tavolo; ma non le radunò in mazzo né le mescolò; prese una carta e la posò davanti a sé.
Tutti notammo la somiglianza tra il suo viso e quello della figura, e ci parve di capire che con quella carta egli voleva dire io e che s’accingeva a raccontare la sua storia.”

Italo Calvino, Il Castello dei destini incrociati, 1973

lunedì 26 ottobre 2009

I tarocchi della moda italiana

I tarocchi sono delle carte da gioco che servono anche a predire il futuro…ma l’espressione “tarocco” in italiano gergale significa “un falso, una patacca”, lo si usa generalmente parlando di capi d’abbigliamento ed accessori griffati, non originali, falsificati.
Ma attenzione perché a mescolare le carte ci hanno pensato gli stilisti Dolce e Gabbana, più famosi con la firma D&G.
La loro collezione di profumi, Anthology Fragrance, si ispira proprio agli antichi tarocchi marsigliesi.
Il N°1 “Le Bateleur” è un profumo fresco con note aromatiche di cedro, melone e vetiver; adatto sia agli spiriti creativi, sia a quelli pratici.
Il N°3 “L’impèratrice” è un eau de toilette dolce, dai sentori di cocomero, kiwi, rosa, muschio e ciclamino… perfetto per le ambiziose.
Il N°6 “L’amoreux” combina bergamotto con pepe rosa, cardamomo e ginepro, insieme a foglie di betulla, legno e muschio; profuma di “animi tormentati”.
Il N°10 “La Roue de la Fortune” fonde tuberose, gardenia e gelsomino, con benzoino, patchouli, un pizzico di banana e agrumi canditi… è molto passionale!
Il N°18 “La Lune” propone un mix di giglio, tuberose, sandalo, muschio e cuoio; sa di libertà!
Testimonial (tutti senza veli ) delle nuove fragranze sono Tyson Ballou, Naomi Campbell, Noah Mills, Eva Herzigova e Fernando Fernandes, Claudia Schiffer.

Nel caso nessuno di questi profumi si addicesse a voi, pazientate: mancano ancora 17 Arcani Maggiori!

venerdì 23 ottobre 2009

Ripasso: le preposizioni e lo Zen

Completa il testo bucato con le seguenti preposizioni:
alla - a - per – dalla - in - alla - a - dall’ - con - di - in - all’ -a - per - a - con


Un uomo che camminava_______ un campo si imbatté _______ una tigre.
Si mise_______ correre, tallonato _______ tigre. Giunto _______ un precipizio si afferrò _______ radice _______una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l’orlo. La tigre lo fiutava _______ alto. Tremando, l’uomo guardò giù, dove, _______fondo _______ abisso, un’altra tigre lo aspettava _______divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono _______rosicchiare pian piano la vite. L’uomo scorse accanto _______sé una bellissima fragolina. Si afferrò _______ vite_______ una mano sola, _______l’altra spiccò la fragola…com’era dolce!
(da “101 storie Zen”, trad di A. Motti, Milano, Adelphi 1973)

Se l’esercizio ti fa dannare e lo Zen non basta…scrivici!

giovedì 22 ottobre 2009

Verdura di stagione: il radicchio

Il radicchio ha proprietà antiossidanti, dovute al contenuto di antocianine (i pigmenti che ne danno la colorazione blu-viola), è particolarmente ricco di fibra, di vitamina A, B e se consumato crudo, di vitamina C.
Il radicchio è davvero una specialità della terra veneta. La coltivazione del radicchio rosso cominciò nella seconda metà del XVI secolo a Dosson in provincia di Treviso, dove si coltiva la varietà dalla forma allungata. Quella tonda, tipica di Chioggia e Verona, è più dolce e utilizzata, non solo cotta in risotti e sformati, ma anche cruda, nell’insalata.
Vi riportiamo qui sotto una ricetta tradizionale

Radicchio al forno

Ingredienti per 4 persone: 700g di radicchio di Treviso, ½ limone, olio d’oliva, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di pepe

Mondate il radicchio eliminando le foglie più dure. Una volta compiuta questa operazione, lavatelo e sgocciolatelo bene. In una pirofila versate poco olio, sistemate il radicchio e condite con un filo d’olio, un pizzico di sale e uno di pepe. Prima di mettere la pirofila nel forno, in precedenza scaldato a 180°C, copritela con un foglio di alluminio. Dopo circa 20 minuti la cottura sarà ultimata. Disponete il radicchio su un piatto da portata e irroratelo con il succo di limone filtrato al colino.

Da servire ancora caldo.

mercoledì 21 ottobre 2009

Sei un latin lover?

Al di là del suo essere molto passionale il vero latin lover è caratterizzato da una particolare fantasia seduttiva, fatta di impressionanti strategie e di eleganti attenzioni e gentilezze.
E’ una figura un po’ retrò, ma ne è sopravissuto qualcuno.

Sei forse tu uno dei superstiti? Questo test te lo rivelerà

1) Al primo appuntamento, cosa indossi?
a. Qualcosa che evidenzi il tuo fisico
b. Decidi all’ultimo momento
c. Un paio di jeans e una camicia
2) Ti sei svegliato di cattivo umore:
a. accendi lo stereo e inserisci un cd con una canzone che ti carichi
b. ascolti un brano lento e dolce
c. ti fai la doccia, sperando di “lavar via” la tristezza
3) Sei molto attratto da una donna, lei è attratta da te, vi conoscete da poco:
a. aspetti che si esponga lei
b. fai tu il primo passo
c. aspetti di vedere come evolve la situazione
4) Credi nell’amicizia tra uomo e donna?
a) no
b) può esistere, ma parte sempre dall’attrazione
c) si
5) Se dovessi associare l’amore a qualcosa lo assoceresti a:
a) una nuvola
b) una palla
c) una casa


Profilo A
Ami piacere e sedurre. Ma se il gioco si fa serio, scappi, solo per paura di poter star male in futuro! Lasciati andare, vivi!
Profilo B
Le tue partenze sono sempre rapide e un po’ spaventano. Sai che gli amori vanno e vengono, ma questo non ti impedisce di viverli fino in fondo. Ogni giorno è buono per un nuovo amore!Tu sei il vero latin lover.
Profilo C
Ti scaldi un po’ alla volta. Il colpo di fulmine per te non esiste! Il tuo momento preferito nelle relazioni non è l’eccitante inizio, ma il presente: base per un solido futuro. Tu sei un tipo da storie serie e durature.

martedì 20 ottobre 2009

Libiamo ne’ lieti calici

Giovedì 22 abbiamo deciso di andare tutti quanti (studenti ed insegnanti) a vedere
La Traviata a Venezia a palazzo Babarigo-Minotto,
l’opera più romantica di Verdi! Dopo aver lavorato come dei pazzi sul libretto di Francesco Maria Piave… ce lo meritiamo!
Pensate che la prima rappresentazione de “La Traviata” avvenne proprio a Venezia nel 1853 al Teatro la Fenice e fu un completo fiasco, a causa dell’argomento licenzioso (in fin dei conti Violetta era pur sempre una cortigiana)… il successo arrivò più tardi retrodatando lo svolgimento della storia a due secoli prima!
C’è tempo fino a domani per comprare i biglietti, affrettatevi se anche voi volete vedere "La Traviata”!

lunedì 19 ottobre 2009

W la Zucca

Sabato 24 e domenica 25 Ottobre, nell’incantevole cittadina medievale di Venzone (in provincia di Udine), ci sarà la festa della Zucca. Il centro storico, in bilico tra fiabe e rievocazioni, ospiterà musici, giocolieri, mangiafuoco, nobildonne, cavalieri, terribili armigeri, ciarlatani, mendicanti e rustici... Ma al centro di tutto ci sarà Sua Maestà la Zucca:in piazza, nelle vetrine, nelle locande, nelle taverne, sulle bancarelle...
Vedrete zucche preparate in ogni salsa per soddisfare anche i palati più curiosi ed esigenti.
Ci sarà anche una mostra-concorso: zucche intagliate o decorate in mille maniere, tanto da diventare delle piccole opere d'arte. Un premio particolare andrà alla zucca più pesante.
All'imbrunire Venzone verrà rischiarata dalle fiaccole e dalle torce, e sarà di nuovo Medioevo!


Informazioni: info@venzone.org