"Profondo Rosso", del 1975, è il classico del terrore di Dario Argento che gli valse il titolo di "erede" di Hitchcock.Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l’altra. La verità è insospettabile.
Apice stilistico e creativo di Dario Argento, segna la linea di confine tra l’iniziale fase thriller e quella più marcatamente horror che sarebbe seguita. E difatti il film è pervaso da elementi di entrambi i generi, che riesce a nobilitare grazie alla vena particolarmente ispirata del regista in quel periodo. L’ottimo cast tiene su una trama non del tutto chiara ma infarcita da alcune tra le trovate più genuinamente spaventose del cinema di suspance moderno.
Menzione indispensabile per la colonna sonora dei Goblin, da brivido.







Dal 12 marzo al cinema c'è Mine Vaganti, l'ottava fatica del regista Ferzan Ozpetek.



Ogni Sabato e Domenica dalle 13 alle 13.30 il secondo canale di Radio RAI si tinge di mistero.

Quaranta lingue in un cappello, pescate a sorte e utilizzate per legger poesie, sonetti e testi di qualsiasi tipo, rigorosamente brevi, accompagnati da una traduzione in italiano.
Il 9 marzo 1510, la Vergine apparve a Giovanni Cigana, un pio contadino di 79 anni, nativo di Redigole, che da vent’anni recitava ogni giorno il Rosario davanti ad un ‘Capitello’ della Beata Vergine, tuttora esistente. Mentre stava passando davanti al capitello della Madonna, posto all'incrocio di tre strade, l'uomo si arrestò colpito da una visione celeste: una bellissima giovane, vestita di bianco, se ne stava seduta sul campo di grano ancora verde.



