lunedì 8 marzo 2010

Celebrazione dei 500 anni dell'apparizione della Madonna a Motta di Livenza

Il 9 marzo 1510, la Vergine apparve a Giovanni Cigana, un pio contadino di 79 anni, nativo di Redigole, che da vent’anni recitava ogni giorno il Rosario davanti ad un ‘Capitello’ della Beata Vergine, tuttora esistente. Mentre stava passando davanti al capitello della Madonna, posto all'incrocio di tre strade, l'uomo si arrestò colpito da una visione celeste: una bellissima giovane, vestita di bianco, se ne stava seduta sul campo di grano ancora verde.
Tra il vecchio, stupito, e la misteriosa Fanciulla si svolse un dialogo semplice e cordiale. Poi, Maria gli avrebbe ordinato di digiunare insieme con la famiglia per tre sabati consecutivi, di predicare tale digiuno a tutta la popolazione di Motta e di proclamarlo per nove giorni continui in tutte le città, borgate e villaggi della terra trevisana. Chi avesse digiunato con vero pentimento avrebbe ottenuto misericordia e perdono dal Signore, sdegnato per i troppi peccati del popolo. Inoltre, gli ordinò di far costruire una chiesa in legno, dove il popolo si potesse raccogliere in preghiera.
In seguito ai prodigi che si verificarono, l'autorità ecclesiastica istituì un processo canonico che confermò l'apparizione. La primitiva edicola in legno venne sostituita da un santuario, edificato tra il 1486 e il 1570.
All'interno del Santuario della Madonna dei Miracoli, si scende nella CRIPTA, passando per due stretti passaggi, ai lati dell' Altare della Madonna, dove si venera l'antichissima statua della Vergine col Bambino Gesù: è posta in una nicchia di marmo, sotto l'altare ed ha una espressione soavemente materna.
La bianca veste della Madonna e il Bambino Gesù, come pure i due Angeli inginocchiati ai lati, sono costellati di ori e di doni votivi. La corona d'oro che splende sul capo della Vergine è dono del popolo di Motta.

Il Giubileo avviene ogni 25 anni; ecco il programma religioso per i pellegrini che intendono prendere parte alla celebrazione.

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