Queste parole, che coprono una buona parte della percentuale di parole di origine non latina e che hanno arricchito il lessico italiano di termini importanti ed essenziali, sono dette prestiti, e più precisamente:
-prestiti integrati, quando sono stati adattati foneticamente, cioè hanno assunto una grafia e una pronuncia italiana, subendo mutazioni di genere (femminile e maschile) o numero (singolare e plurale), in modo da risultare parole italiane a tutt gli effetti. E' il caso di parole come "giardino" (dal franco-provenzale jardin), "bistecca" (dall'inglese beefsteak) e "zucchero" (dall'arabo súkkar);
-prestiti non integrati, quando, essendo entrati nella lingua italiana in epoca "recente", hanno conservato la loro forma (la grafia e, in certi casi, anche la pronuncia) originaria e quindi, sono invariabili (al plurale hanno la stessa forma del singolare). E' il caso di parole come "dessert" (dal francese dessert), "golpe" (dallo spagnolo golpe), "sport" (dall'inglese sport), "würstel" (dal tedesco würstel) e "robot" (dal ceco robot).
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