L’haiku è una forma di poesia classica giapponese, un’istantanea che fissa una sensazione legata al mondo esterno: non fotografa una cosa, ma un’atmosfera. Scrisse Basho, un maestro dell’haiku del XVII secolo, che per comporre un haiku occorre “dire semplicemente ciò che accade in quel luogo, in quel preciso momento”.
Incastonati sulla diga, tra Piazza Vescovado e il mare, ci sono due haiku di Zanzotto ed Aigner, grandi poeti contemporanei.
Quest’ultimi attraverso poche parole dimostrano di aver esercitato al massimo grado la loro attenzione nell’aprirsi al mondo senza alcuna brama di possederlo… solo lasciandolo essere.
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