Nella notte fra domenica 20 e lunedì 21 Agosto del 1911, la Gioconda venne "rapita" proprio nella sua casa, al Louvre di Parigi. L’autore del furto fu un giovane italiano Vincenzo Perruggia, partito dalla provincia di Varese per lavorare come decoratore in Francia.
Perruggia, avendo lavorato per il famoso museo, conosceva bene le abitudini del personale del museo e compì il colpo senza grossi problemi.
Il 7 settembre seguente venne accusato del furto Guillaume Appollinaire, in quanto il poeta aveva affermato di voler distruggere le grandi opere del passato per dar spazio all'arte nuova, e successivamente niente meno che Pablo Picasso.
Perruggia aveva portato il quadro in Italia, con l'intenzione di darlo alla Galleria degli Uffizi, a Firenze: a suo avviso quello sarebbe stato "il suo posto", in nome del pattriottismo contro i saccheggi napoleonici... peccato però che il quadro fosse stato regolarmente acquistato dal re di Francia Francesco I, quando Leonardo lavorava ad Amboise.
Nel 1913 Perruggia fu arrestato e la Gioconda tornò a casa!
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