giovedì 15 aprile 2010

Il "Salvagranaio" di Ca' Corniani

Dalla nutrizione dell’uomo e dell’animale alla produzione di energia elettrica pulita attraverso le biomasse: è l’evoluzione dell’agricoltura nel corso dei 12mila anni dacché l’uomo primitivo scoprì che avrebbe potuto nutrirsi non solo cacciando, ma anche con i prodotti della terra...ma quando l’agricoltura, come nel caso attuale dell’Occidente, diventa eccedente creando problemi enormi alla collocazione dei prodotti, spesso a prezzi inferiori ai costi di produzione, è opportuno trovare delle vie d’uscita se si vuole che i campi continuino a essere coltivati, che l’equilibrio dell’ambiente non venga sconvolto. Ecco, allora, l’energia elettrica prodotta dal mais e dallo stallatico.
Tra le prime realtà a individuare tale “via d’uscita” dall’impasse del mercato agricolo è stata Genagricola, holding del Gruppo Generali, la maggiore società agro-industriale in Italia con circa 10mila ettari di terreni coltivati. Un esempio di “lungimiranza” è dato dal progetto "Salvagranaio”, che dallo scorso marzo e fino al prossimo ottobre ha portato e porterà nella tenuta di Ca’ Corniani, alle porte di Caorle, oltre 3.200 alunni di scuole del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, alla scoperta del percorso evolutivo dell’uomo, dalla nascita dell’agricoltura ai giorni nostri.
Mediante ricostruzioni storiche e attività che assumono anche l’aspetto ludico, i ragazzi sperimentano le tecniche e le progressive innovazioni grazie alle quali l’uomo ha migliorato le sue condizioni di vita, scoprendo tra l’altro i metodi di bonifica dei terreni paludosi fino all’importanza dello sfruttamento intelligente e sostenibile delle risorse energetiche che la natura mette a disposizione dell’uomo.
Ma Ca’ Corniani, con le sue cantine dotate di sistema di ventilazione naturale e il suo ottocentesco borgo rurale, è una meta invitante per tutti.

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