«Si ispira a Michael Moore. Parte da una tesi e la dimostra, mi è servito a capire cosa è successo dopo il terremoto abruzzese», ha spiegato un reporter francese di un'importante testata .
Il documentario della Guzzanti è un'incursione dell'artista nelle tendopoli aquilane subito dopo il terremoto. La regista ragiona sui motivi di una ricostruzione che non coinvolge più l'antico centro storico, con interviste a autoctoni, che si dividono tra coloro che si sentono prigionieri per il fatto di non poter tornare a casa propria e coloro che sono grati al presidente del consiglio per le nuove abitazioni.
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