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mercoledì 7 settembre 2011

un po' di poesia

I PASTORI

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

Gabriele D'Annunzio
Alcyone
Sogni di terre lontane

giovedì 13 maggio 2010

Draquila a Cannes

Ieri la stampa straniera è accorsa in massa a vedere Draquila, documentario di Sabrina Guzzanti, fuori concorso a Cannes. In una sala strapiena ci sono state risate nei momenti comici, battimani a fine proiezione e diversi giornalisti stranieri attendevano fuori i colleghi per sondare le reazioni alla pellicola.

«Si ispira a Michael Moore. Parte da una tesi e la dimostra, mi è servito a capire cosa è successo dopo il terremoto abruzzese», ha spiegato un reporter francese di un'importante testata .


Il documentario della Guzzanti è un'incursione dell'artista nelle tendopoli aquilane subito dopo il terremoto. La regista ragiona sui motivi di una ricostruzione che non coinvolge più l'antico centro storico, con interviste a autoctoni, che si dividono tra coloro che si sentono prigionieri per il fatto di non poter tornare a casa propria e coloro che sono grati al presidente del consiglio per le nuove abitazioni.