Un
attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri
che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono
imparare l'italiano, per avere il permesso di soggiorno, per
integrarsi, per vivere in Italia.
Arrivano da diversi luoghi del
mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo.
La finzione c'è
ma è tutta concentrata nel sempre più bravo Valerio Mastandrea che
'fa' il docente. Tutti gli altri sono veri immigrati ognuno con i
propri problemi e le proprie aspettative.
Gaglianone ha deciso di
puntare tutto su questo doppio registro quasi ci volesse ricordare da
un lato l'impotenza del cinema nell'affrontare e risolvere
problematiche che lo superano e dall'altro la necessità, per chi il
cinema lo fa, di non sottrarsi mai alla realtà per rifugiarsi in un
mondo in cui l'autoreferenzialità rischia di fagocitare tutto.
LA
MIA CLASSE di Daniele Gaglione
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