Il tema è quello del linguaggio e della comunicazione, delle lingue che spariscono perché fagocitate dagli idiomi più potenti: ad Ambrosini, Pennac aveva parlato della figura di redattore delle case editrici di dizionari incaricato, nelle revisioni annuali, di togliere le parole desuete e introdurre quelle nuove entrate nell'uso.
L’azione dell'opera è incentrata sulle vicende del «killer», uomo sensibile e raffinato, sposato a una donna pragmatica che ritiene che i numeri siano il vero motore del mondo. I due hanno un figlio... attorno a questa famiglia, una quantità di altri personaggi, alcuni dei quali surreali, come ad esempio la parola uccisa.
L'idea di base di tutta l'opera è comunque che il linguaggio sia una grande opera d'arte collettiva, dell'umanità. La finzione artistica culminerà in un immaginario giorno del futuro in cui il processo di unificazione ed eliminazione delle differenze sarà compiuto.
Le repliche: Domenica 12 dicembre alle 15.30, martedì 14 dicembre e giovedì 16 dicembre alle 19, sabato 18 dicembre alle 15.30.
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