In un momento di crisi economica (e non solo), un po' di bella musica d'antan può risollevare il morale o almeno aiutare a ripassare il congiuntivo e il condizionale.
Mille
lire al mese
Gilberto
Mazzi (1939)
Che disperazione, che delusione dover campar,sempre in disdetta, sempre in bolletta!Ma se un posticino domani cara io troverò,di gemme d'oro ti coprirò!Se potessi avere mille lire al mese,senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità!Un modesto impiego, io non ho pretese, voglio lavorare per poter al fin trovar tutta la tranquillità!Una casettina in periferia, una mogliettina giovane e carina, tale e quale come te.Se potessi avere mille lire al mese,farei tante spese, comprerei fra tante più belle che vuoi tu!
Ho sognato ancora, stanotte amore l'eredità d'uno zio lontano americano!Ma se questo sogno non si avverasse,come farò.... il ritornello ricanterò!
Se potessi avere . . .